PULCINI – PARTITE A TEMA: I CONTENUTI DEL TUO ALLENAMENTO

Le partite a tema sono un contenuto dell’allenamento molto importante per i Pulcini. Molto in voga negli ultimi anni (conosciute anche come small sided games) sono frequentemente sfruttate anche per altre categorie, e per gli obiettivi più disparati.

Sono quel collante necessario tra quanto si impara con gli esercizi in allenamento, e il come applicarlo nello scenario di partita. Di questa, infatti, ne conservano le principali caratteristiche: imprevedibilità, alternanza attacco-difesa, complessità.

L’articolo di oggi vuole essere un approfondimento sulle partite a tema. Dapprima cogliendone gli aspetti più importanti. Poi, analizzandone vantaggi e svantaggi. Infine, parlando delle regole che le contraddistinguono. Per non dimenticare, ovviamente, di una proposta pratica per dare senso al tutto.

partite a tema

CARATTERISTICHE DELLE PARTITE A TEMA

Le partite a tema sono, per l’appunto, partite. In cui due squadre si sfidano per raggiungere un obiettivo. Regole specifiche possono caratterizzare ogni gioco, rendendolo più o meno allenante e incentrato su un elemento della prestazione.

Il format è però molto variabile, secondo le tue esigenze. Le squadre possono essere composte da un minimo di 2 giocatori, ad un massimo di 22. Ovviamente, più ce ne sono, e più il gioco sarà complesso.

Anche gli obiettivi variano in base al tema dominante l’allenamento: calciare in una porta, guidare in una zona di meta, ecc.

Sono contenuti dell’allenamento completi e complessi. Impossibile, infatti, scindere gli elementi della prestazione. Si presentano tutti insieme, indistintamente. Come, del resto, accade nella partita vera, facendone strumenti di lavoro molto specifici.

Tecnica e Tattica

Gli elementi del gioco vengono coinvolti in maniera completa e funzionale. Sono tutti applicati al contesto, con tante decisioni da prendere sul come, quando, dove e perché fare una giocata piuttosto che un’altra. Inoltre, le varie regole delle partite a tema possono rendere un elemento tecnico/tattico più o meno caratterizzante. Se l’obiettivo è infatti segnare in conduzione in un’area stabilita, la guida della palla e il dribbling saranno i temi prevalenti.

Dimensione Fisica e Coordinativa

Anch’esse necessarie e super coinvolte. Si gioca ad un’intensità proporzionale a quella della partita. Inoltre, la gestione di elementi coordinativi come spazio e tempo, o l’adattamento alle situazioni è fondamentale per avere successo. In una partita a quattro porte, ad esempio, saper valutare il ‘dove segnare’ è prerequisito e obiettivo.

Aspetto Psicologico Cognitivo

Indubbio dire che le decisioni da prendere sono molte. Quindi, serve una buona capacità di problem solving. Oltre alla gestione della pressione e della competizione, aspetti che caratterizzano le partite a tema. D’altronde, si cerca di vincere il gioco contro degli avversari.

Dimensione Sociale

Spesso il contesto propone squadre composte da più giocatori. Inevitabilmente, entrano in gioco le capacità di saper comunicare, collaborare e cooperare coi compagni. Senza dimenticare l’aspetto divertimento e partecipazione, incentivati da questo genere di giochi. I tuoi Pulcini li adorano, fidati!

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PRECAUZIONI D’USO

Facile lasciarsi prendere dall’entusiasmo parlando di partite a tema. Potresti pensare che siano tutto quello di cui hai bisogno per le tue sessioni di allenamento. E ti darei ragione, ma con riserva.

È infatti vero che sono attività che generano entusiasmo, divertimento, coinvolgimento. Che stimolano le reali motivazioni dei tuoi bimbi calciatori. Che, da un punto di vista puramente tecnico e metodologico, sono perfette perché creano le condizioni perfette perrendere gli apprendimento funzionali. E che sono didatticamente positive, creando le condizioni per rendere i giocatori protagonisti della loro attività.

C’è un però. Come per le situazioni di gioco, l’aspetto esecutivo passa in secondo piano. Ma pensa cosa potrebbe succedere se un giocatore commettesse sempre lo stesso errore giocando? Non starebbe imparando, anzi si demotiverebbe. Questo perché, probabilmente, il contesto di gioco è ancora troppo complesso per quel bambino, che ha bisogno di un approccio più semplificato. Un rinforzo per poi, col tempo, essere efficace in partita. E questo non vale solo per un giocatore meno abile, ma per tutti trattando di un argomento nuovo. Serve quell’attenzione in più sulle fasi del ‘come fare un gesto’, tipiche delle attività analitiche, che invece le partite a tema tralasciano per via della loro intrinseca complessità.

Sono anche non facilissime da gestire, considerando la diversità del gruppo. Dovrai infatti essere molto abile tu, mister, a proporre le giuste situazioni. Cosa accadrebbe se proponessi delle partite 4 contro 4, ma alcuni bimbi non dovessero riuscire ad essere attivamente coinvolti?

LE REGOLE DELLE PARTITE A TEMA

Le regole sono l’elemento più caratterizzante delle partite a tema. Quelle che suggeriscono o impongono qualcosa di specifico da fare. Qualcosa che pone di fronte ad un problema da risolvere. E che allo stesso tempo guidi e faciliti i comportamenti. Quindi, dando forma al processo di apprendimento.

Le regole in questione possono essere di vario tipo:

  1. Vincolanti. Impongono qualcosa che si deve fare, senza mezze misure. Come ‘tre passaggi per fare gol’. Dirette, ma anche limitanti.
  2. Aperte. Lasciate quindi alla libera interpretazione dei ragazzi. Ad esempio, ‘segnare con più parti del corpo possibili’.
  3. A livelli. ‘Numero di passaggi equivale al numero di gol’. Si creano vari livelli, ai quali i giocatori decidono di puntare in base alle loro capacità e intuizioni.

Cosa possono riguardare? Quale dimensione dell’attività?

  • Spazio o Tempo. Aree specifiche in cui entrare per guadagnare punti, spazi da occupare. O tempi determinati entro i quali segnare.
  • Compito. Quindi, un certo comportamento tecnico o tattico da eseguire. Il numero di passaggi, i tocchi sul pallone, o anche un certo avversario da dover costantemente marcare.
  • Giocatori. Superiorità o inferiorità numerica fissa o temporanea (uso dei jolly).
  • Materiale. La partita a porte multiple è un esempio calzante. Oppure l’uso di palloni diversi da quelli ordinari.

Infine, chi può stabilire queste regole?

Tu, mister, sei sicuramente il principale indiziato. In fase di pianificazione dell’allenamento, sapendo su cosa vuoi lavorare, puoi strutturare partite a tema ad hoc.

Tuttavia, anche i giocatori possono prendere parte a questo processo.

Identificando le loro personali regole, per la loro squadra o per gli avversari. Un modo che li rende ancora più protagonisti del loro gioco e, perché no, un modo per consolidare l’apprendimento.

Ovviamente, serve un buon livello di conoscenza ed esperienza, che però certi gruppi di Pulcini già posseggono.

QUANDO IN ALLENAMENTO?

La collocazione delle partite a tema nella tua sessione di allenamento è abbastanza varia. Puoi usarle, infatti, praticamente sempre.

Come gioco benvenuto, scandendo l’arrivo dei giocatori con un’attività divertente. Senza dubbio, però, deve essere di facile intuizione o idealmente già stata giocata in precedenza. Non vorrai infatti rendere questo momento troppo intenso.

Come attivazione. Un modo per presentare l’obiettivo della tua seduta nel contesto al quale più appartiene. Quello del gioco. Al quale, poi, puoi fare riferimento nel corso della sessione.

Infine, per concludere la seduta. Come naturale coronamento del percorso fatto, che vede come ultimo step quello dell’applicazione di quanto appreso nel contesto di partita.

PROPOSTA PRATICA

ESERCITAZIONE – PARTITA CON AREE GOL

partite a tema

  • Numero giocatori: 8+
  • Difficoltà: facile-media
  • Tempo: 10/15 minuti
  • Obiettivo: Dribbling, Marcamento
  • Spazio: 25 x 15
  • Materiale: palloni, cinesini, casacche, porte

Descrizione: lo spazio di gioco prevede due porte, difese da altrettanti portieri. Davanti a ciascuna, un’area di 6/8m. Due squadre hanno l’obiettivo di condurre il pallone all’interno dell’area avversaria per poter segnare una rete. Un gol segnato da fuori area non è valido.

Progressioni/Regressioni/Variazioni: modificare la dimensione dell’area. Semplificare il gioco, dando più punti per un gol fatto in area (2), ma comunque facendo vale quello segnato da fuori (1). Cambiare forma dell’area: semicerchio, quadrata, rettangolare, triangolare.

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