
I giochi benvenuto sono una soluzione per le tue sessioni di allenamento che, una volta scoperti, non potrai più non utilizzare. Sono infatti il miglior modo che impostare la tua seduta, con un inizio di impatto, sicuro e positivo per i tuoi giocatori.
In quest’articolo, scoprirai questo contenuto per l’allenamento dei tuoi Pulcini. Dopo averne letto le principali caratteristiche, troverai benefici e svantaggi di cui tenere conto. Infine, qualche proposta pratica che potrai testare con la tua squadra, adattandola al tuo ambiente di lavoro.
GIOCHI BENVENUTO: COSA SONO?
Per giochi benvenuto intendo quelle attività che devi pensare di pianificare e preparare per la parte antecedente all’inizio ufficiale dell’allenamento. È infatti un’attività che (appunto) accoglie l’arrivo dei giocatori. E quale soluzione migliore che farlo con un gioco pronto per loro?
Non è infatti facilissimo gestire quel momento che precede l’inizio della seduta. Si tratta di bimbi, e si sa che troppo fermi non ci sanno stare. Farli attendere in spogliatoio prima che tutti arrivino non pare essere qualcosa di fattibile. Catechismo, contrattempi, orari scolastici diversi, ecc. sono vari motivi per cui l’arrivo dei bimbi al campo è solitamente scaglionato. Perché allora non permettere a quelli che arrivano prima di iniziare a giocare?
QUALI VANTAGGI?
Massimizzare il tempo a disposizione per l’allenamento. Iniziando coi giochi benvenuto ti permette di allungare la durata della seduta. Quindi, più pratica per i tuoi bambini.
Invogliare i giocatori ad arrivare prima al campo. Te lo dico per esperienza. Lo scorso anno la mia squadra era sempre la più numerosa alle 17.30, inizio della sessione. Solo un caso? Solo genitori puntuali? Oppure erano gli stessi bimbi a spingere per farsi portare, sapendo che avrebbero iniziato a giocare sin da subito?
Minimizzare situazioni di cattivo comportamento, che spesso avvengono negli spogliatoi quando questi non sorvegliati. In questo modo, i giochi benvenuto spingono a svuotarli prima, proprio perché i tuoi mini-calciatori devono starci solo per cambiarsi. O, arrivando già pronti, per lasciare la borsa.
Introdurre l’obiettivo dell’allenamento. Dando una certa forma ai tuoi giochi benvenuto puoi far avvicinare i giocatori a quello su cui dovranno focalizzarsi durante la sessione.
Creare sin da subito un clima positivo. Specialmente iniziando con giochi che catturano il loro interesse e la loro motivazione (la partita, per esempio).
QUALI POTENZIALI SVANTAGGI?
Nonostante i giochi benvenuto abbiano un potenziale importante, rendendo la tua seduta migliore, ci sono una serie di aspetti e situazioni da considerare.
Non sempre infatti si hanno spazi a disposizione per organizzare tali attività. Perché il campo è già occupato, e quindi non si può sempre pensare di proporre certi giochi. Tuttavia, anche in spogliatoio si può organizzare qualcosa!
Se opti per una struttura dell’attività troppo articolata e complessa potrebbe essere un problema. Tanti coni, cerchi, ecc. che poi potresti far fatica a rimuovere o spostare.
Anche le proposte devono essere adeguate. Una partita 7 contro 7 potrebbe causare poca partecipazione da parte dei giocatorini. Inevitabilmente, coi meno bravi forse ancora più penalizzati. Quindi, assicurati che i giochi siano super coinvolgenti.
Infine, la supervisione. Non basta preparare un gioco, sperando che in questo i bimbi si gestiscano da soli. Sono appunto bambini, e l’episodio è sempre dietro l’angolo. Se da un lato previeni queste situazioni spiacevoli non lasciandoli in spogliatoio, dall’altro assicurati che in campo siano al sicuro.
GIOCHI BENVENUTO: PROPOSTE PRATICHE
1. PARTITINE
Cosa c’è di più semplice e divertente che iniziare con una partita? Come detto prima però, questa deve cercare di massimizzare partecipazione, coinvolgimento, e tocchi con la palla. Ecco perché gli 1c1, 2c2 o 3c3 sono i format più indicati per i tuoi giochi benvenuto.
Le partite possono essere giocate in maniera tradizionale, oppure con regole o caratteristiche particolari. Non troppo complesse, ma che possano in qualche modo già indirizzare verso quello che i giocatori impareranno nel corso dell’allenamento. Come l’esempio riportato sotto.
- Numero giocatori: 8+
- Difficoltà: facile-media
- Tempo: 10/15 minuti
- Obiettivo: Dribbling
- Spazio: 20 x 20
- Materiale: palloni, cinesini, pettorine
Descrizione: lo spazio di gioco prevede due porticine delimitate da cinesini (che formano i pali). Due squadre si affrontano con l’obiettivo di segnare nelle porte avversarie, conducendo la palla attraverso. Il gol è valido bi-frontalmente, quindi sia da davanti che da dietro la porta.
2. MUNDIALITO
Questo gioco, chiamato anche ‘Wembley’ dalle mie parti a Londra, piace moltissimo ai bambini. Forse perché l’obiettivo è calciare per segnare, quello che più amano. Poi, si gioca prevalentemente da soli, sfidando i compagni per guadagnare più punti di loro. Una cosa che gasa un sacco!
Ma piace tantissimo anche agli allenatori: dribbling, contatti frequenti con la palla, 1c1, finte, tiri, ecc. Ma non solo. Facilissimo da preparare, con solo un paio di coni necessari (se non hai a disposizione varie porticine). E molto semplice per i bambini da gestire, senza troppe regole.
- Numero giocatori: 4 massimo per porta
- Difficoltà: facile-media
- Tempo: 10/15 minuti
- Obiettivo: Dribbling, Tiro in Porta
- Spazio: 20 x 20
- Materiale: palloni, coni
Descrizione: lo spazio di gioco prevede una porta delimitata da coni, e difesa da un portiere. Questo giocatore, in possesso di palla, la rinvia. I compagni (gli attaccanti) cercano di conquistarla per segnare. Se uno di questi ci riesce, vince un punto e diventa il nuovo portiere. Se la palla esce, invece, è sempre l’estremo difensore a ricominciare il gioco.
3. BALL vs BIBS
Un altro gioco di stampo britannico. “Ball” sta per palla, mentre “bibs” significa pettorina. È sostanzialmente un 1 contro 1, che però può essere aperto anche a più giocatori. Direi massimo quattro, per garantire quei principi più volti elencati sopra: partecipazione, tanto tempo con la palla tra i piedi, divertimento.
- Numero giocatori: 4+
- Difficoltà: facile-media
- Tempo: 10/15 minuti
- Obiettivo: Dribbling
- Spazio: 20 x 20
- Materiale: palloni, pettorine, coni
Descrizione: lo spazio di gioco delimitato accoglie coppie di giocatori, di cui uno con la palla e uno con una pettorina in mano. Il giocatore in possesso cerca di condurre il pallone in giro, tenendolo lontano dall’avversario. Quest’ultimo cerca di colpire la palla del compagno, cercando di lanciare la sua casacca. Se ci riesce, i due cambiano ruolo.
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Grazie, mille, il mister è un lider, e per questo si deve istruire al massimo per i essere pronto, ai suoi ragazzi