
Oggi parliamo di tecnica di base.
Un tema da molti apprezzato, e giustamente oserei dire. La sua importanza è infatti universalmente riconosciuta.
Oltretutto, siamo in un periodo dell’anno in cui è il momento di programmare e capire cosa vuoi insegnare ai tuoi bambini.
E la tecnica, elemento del gioco, è una di quelle cose che non puoi tralasciare.
Nell’articolo di oggi cercherò di definire la tecnica di base.
Suggerirti il perché è importante.
Quali elementi devi considerare e come.
Infine, qualche consiglio per mettere in pratica il tutto direttamente sul campo, coronato da qualche esercitazione.
COS’È LA TECNICA DI BASE?
Basterebbe digitare su Google per avere mille definizioni diverse sull’argomento. Tutte corrette, sono sicuro.
Te ne riporto però una molto significativa, che racchiude al meglio il succo della questione.
“Le tecniche del gioco sono forme motorie specifiche previste dal regolamento. Sono i fondamenti su cui si basa l’azione di gioco. E la qualità con cui esse si esprimono influenza le probabilità di successo di certe intenzioni tattiche”.
Wow! Andiamo con ordine e stupirò anche te.
La tecnica di base non è altro che una forma di movimento. Specifica del gioco, perché si tratta ad esempio di correre (azione motoria) con un pallone (oggetto del calcio).
Rappresenta la base, quello su cui il gioco stesso è costruito.
Infine, l’espressione tattica. Un tiro in porta è di fatto un calciare in una situazione di gioco. Saper esprimere un buon gesto tecnico, e saperlo fare in varie modalità, favorisce l’azione tattica individuale: ne aumenta l’efficacia e la possibilità di utilizzo.
Insomma, stiamo parlando di qualcosa di FONDAMENTALE.
PERCHE’ LA TECNICA DI BASE È IMPORTANTE?
Per cinque buoni motivi (anche se sono sicuro ne puoi trovare di più pensandoci a fondo):
- Poter giocare, essendo fondamentali. Senza, non c’è possibilità.
- Qualità del gioco. Sapersi esprimere bene tecnicamente aumenta il valore di quello che un giocatore fa, e ne assicura l’efficacia.
- Avere tecnica offre una vasta gamma di soluzioni. Giocatori più intelligenti e creativi, con più armi a disposizione.
- Senza tecnica non si hanno le basi. E come nelle migliori delle metafore, non si può costruire qualcosa senza fondamenta. Migliorare la tecnica serve ad assicurare terreno fertile per gli apprendimenti futuri.
- Un giocatore tecnico sa quello che può fare, ha consapevolezza e realizzazione. Si aumentano quindi possibilità che prenda parte al calcio, in ogni suo aspetto.
QUALI ELEMENTI NELLA CATEGORIA PULCINI?
Come mostra la tabella sotto, la tecnica di base fondamentale si esprime in sette diverse forme (otto con la tecnica del portiere, volutamente omessa).
Tutte possono essere inserite nella tua programmazione per i Pulcini. Tuttavia, ognuna merita un trattamento particolare. Questo in virtù dell’età e delle possibilità motorie e cognitive dei bimbi di questa categoria.
GUIDA DELLA PALLA
Il correre con la palla. Una capacità super importante per i Pulcini. Pre-requisito del dribbling. Oltre ad essere un fondamentale che ha caratterizzato l’esperienza delle categorie precedenti, quando il rapporto bimbo-palla era preponderante.
Durante la stagione, aumenta le esperienze in merito. La guida della palla dovrà essere curata innanzitutto da un punto di vista esecutivo. Qualità del tocco, sempre in controllo, con la capacità di alternare la presa di informazione dello spazio (sapere dove andare) a quella della palla (sapere dov’è).
Poi, questa tecnica dovrà diversificarsi e arricchirsi. Saper guidare in varie direzioni, con varie parti del piede, a varie velocità. Poi, saperlo fare in vari spazi (statici e dinamici), riuscendo magari a collegare questo elemento ad altri gesti (guida e tiro) e condizioni (adattandosi ad un cambiamento).
CALCIARE LA PALLA
La natura del gioco. Calciare la sfera. Pre-requisito del tiro o del passaggio, quindi gesto davvero fondamentale.
Dovrai considerare l’aspetto esecutivo: saper impattare il pallone efficacemente, con buona postura, dopo aver preso informazione (dove spedire la palla).
Questo, in due condizioni motorie principali: da fermo, o in movimento (forma che dovrai preferire).
Poi, vale lo stesso discorso fatto per la guida. Ampliare il bagaglio di esperienze dei giocatori facendogli sperimentare tante condizioni diverse.
Quelle legate allo spazio (calciare da distanze e direzioni diverse). Quelle relative ai bersagli: varie forme, distanze, tipologie, ecc.
O quelle che considerano le condizioni dell’ambiente: altri giocatori, avversari, ecc.
RICEVERE LA PALLA
La seconda forma di comunicazione del gioco, sempre collegata al passaggio.
La scaletta è la medesima di quelle precedenti. Aspetto esecutivo fondamentale: buona postura, qualità e direzione del tocco, lettura dello spazio.
Da qui, sviluppare la tecnica di base facendo sperimentare ai bimbi vari spazi, condizioni, situazioni. Puoi giocare sulle distanze, le provenienze del pallone, il tipo di palla, o la complessità dei parametri da considerare.
CONTRASTO
Presupposto dell’azione difensiva di riconquista. Determinante nell’1c1 o nel 2c1 in non possesso, situazioni che dovrebbero caratterizzare l’esperienza calcio dei Pulcini.
Più che l’aspetto esecutivo in sé, dovrai convincere e facilitare i giocatori nell’applicazione di questa azione. Non sempre infatti, la difesa, rientra nel background di molti bimbi alle prime armi.
Ecco che allora dovrai fare affidamento a tutti quei giochi duello, anche tratti dalla tradizione popolare. In questi, considera e diversifica l’esperienza: varie distanze (rincorrere avversari vicini o lontani); varie provenienze (di fronte, diagonalmente, ecc.); varie difficoltà in generale.
RIMESSA LATERALE
Seppur parte del gioco, e caratterizzante l’esperienza futura dei giocatori, non mi sento di consigliare una sessione sulla rimessa.
Piuttosto, situazioni in cui questo gesto sia facilitato. D’altra parte, stiamo parlando di un lancio. E quest’azione motoria deve entrare a far parte del bagaglio di ogni bambino.
COLPO DI TESTA
Non consiglierei un focus approfondito sull’argomento. È vero, è di fatto un gesto tecnico fondamentale molto importante nel gioco.
Tuttavia, i giovani giocatori non hanno né i requisiti coordinativi per apprendere l’azione tecnica. La gestione spazio-tempo (impattare un pallone con traiettoria aerea) è qualcosa che acquisiranno col tempo. Inoltre, per quanto tempo la palla sta in aria in una partita Pulcini.
Per cui, concentrati su altro. Ma quando qualcuno ‘usa la testa’, fallo notare con piacere ed entusiasmo!
DOMINIO
Ho volontariamente lasciato questo tema come ultimo. I puristi del gioco, infatti, non riconoscono questa tecnica di base come tale. È più un prerequisito.
Nonostante i formalismi, il dominio è uno dei fondamentali del gioco più importanti. È infatti quello che permette di avere controllo, padronanza e familiarità con il pallone.
Per cui dovrai puntare forte sul dominio. Lavora sulla qualità del controllo e del tocco: la palla deve rimanere incollata al piede.
Poi, puoi diversificare e complicare le richieste. Tocchi combinati (interno-esterno), varie velocità di esecuzione e condizioni. Il tutto può poi sfociare nell’apprendimento delle finte: emozionano i bimbi, soprattutto se associate a quelle dei loro campioni preferiti!
CONSIGLI METODOLOGICI: LA TECNICA DI BASE NELLA SESSIONE DI ALLENAMENTO
Alcuni consigli che mi sento di darti per allenare la tecnica di base coi tuoi Pulcini:
- Una tecnica per sessione. Non hai nessuna fretta. Al contrario, concentrarsi su un gesto solo può permettere a te e ai tuoi giocatori di sperimentare e provare cose nuove. Ma anche sbagliare – com’è giusto che sia – e migliorarsi.
- Alternanza durante l’anno. Cerca di proporre i gesti tecnici alternandoli, ma ripetendoli ciclicamente. Un approccio che, è dimostrato, aumenta e migliora l’apprendimento.
- Varietà. Diversifica e cerca di ampliare il bagaglio tecnico dei giocatori. Dovranno provare tante cose diverse nel corso della loro esperienza con te. Non limitarti ai passaggi lineari in coppia da fermo, cerca di andare oltre con fantasia e creatività.
- Tecnica funzionale e applicata. Il riferimento precedente alla tattica è inevitabile. Nel gioco ci sono gli avversari, e non possono non essere considerati. La tecnica di base, dunque, non può rimanere fine a sé stessa. Cosa serve avere giocatori che sanno fare 100 palleggi, o tutte le finte del mondo, se poi le stesse abilità non vengono riprodotte in partite. Quindi, in ogni sessione, proponi esercitazioni in cui la tecnica sia inserita in situazioni di gioco o contesti con avversari. Un esempio: gioco 2c1 con le mete, allenando la guida della palla (e anche un po’ di calciare e ricevere).
Per altri spunti e esercitazioni puoi consultare la sezione esercitazioni della pagina Pulcini.
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